Consumi in standby degli elettrodomestici: quali sono e quanto impattano sulla bolletta?
Oramai è diventata un’abitudine, lasciare i dispositivi in standby però non equivale a staccarli dalla corrente. Infatti mentre alcuni dispositivi vengono spenti, staccando la presa dall’elettricità, altri vengono lasciati praticamente accesi. Nonostante l’apparenza, quando questo accade, gli apparecchi continuano comunque a consumare!
Come fare allora a sradicare questa cattiva e costosa abitudine? Continuate a leggere la nostra rubrica, oggi parliamo di standby!
TV, microonde e perfino il caricabatterie del telefono, sono tutti dispositivi che hanno un proprio consumo se non staccati dalla corrente.
Si va da meno di 1 W fino consumi più sostenuti, che ovviamente vanno pagati.
Secondo l’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, in media un dispositivo lasciato in standby può consumare da 1 a 4 watt ogni ora. Ciò significa un consumo evitabile da 24 a 96 Wh, arrivando a uno spreco di energia elettrica da 8.760 Wh fino a 35.040 Wh l’anno.
Facciamo un esempio: un microonde lasciato in standby può arrivare a consumare fino a 27 W di energia. Come evitare che ciò accada? Semplice! Controlliamo le prese e assicuriamoci che questi apparecchi siano effettivamente spenti. Quasi tutti i dispositivi hanno un telecomando, un display o un LED sempre acceso, che ci segnala il loro stato.
A volte non si notano subito, per cui una risposta potrebbe essere quella di riunire tutte le spine degli apparecchi elettronici in una ciabatta con interruttore, in modo da poter spegnerli tutti contemporaneamente.
Come fare attenzione allo standby?
I calcoli sono presto fatti: con la dovuta attenzione ai consumi dei dispositivi in standby si può abbattere il costo in bolletta del 10%.
- Se non usate frequentemente un apparecchio, disconnettetelo dalla corrente staccando la spina. Pare un consiglio ovvio ma per pigrizia spesso non lo facciamo.
- Le ciabatte sono vostre amiche! Collegando più elettrodomestici a una sola ciabatta con interruttore è possibile disattivarli tutti contemporaneamente. In questo modo, è sufficiente accendere o spegnere l’interruttore della ciabatta per ottenere il risparmio desiderato. Insomma, è né più né meno ciò che facciamo quando accendiamo la luce in una stanza. Esistono in commercio alcune multiprese più sofisticate con un timer orario programmabile ed altre “smart” controllabili da cellulare o da assistente digitale (Alexa, Siri, Google Nest).
- Fate attenzione in particolare agli apparecchi in apparenza piccoli e innocui come le console: se non configurate correttamente, abilitando i protocolli di risparmio energetico all’interno delle loro impostazioni, possono arrivare a consumare come da accese (avendo peraltro accesso alla vostra wifi domestica per scaricare aggiornamenti in automatico). Ormai tutte le console dispongono di modalità di risparmio “adattivo”: arrivano a consumare circa 0,5W pur rimanendo in grado di attivarsi in maniera rapida, meglio che da spente.
- Più grande il televisore più grande il suo consumo, ovviamente. È stato calcolato che un TV in standby consuma in un anno come tre cicli di lavatrici tra le meno efficienti, per non parlare del set di casse per l’home theatre poi, che consuma in standby più di 98 kWh all’anno.
- Tra gli elettrodomestici che in standby consumano spesso più di 3 watt (il triplo di quanto richiede la norma europea), troviamo le macchinette per il caffè, le casse acustiche di bassa frequenza (subwoofer), i videoregistratori con hard disk, i modem o i router, i decoder della TV, gli stereo, i lettori DVD, i televisori, i computer da tavolo, le casse acustiche dei computer, stampanti laser, alcuni carica batterie di cellulari, alcuni monitor di computer, fornelli elettrici, purificatori d’aria e condizionatori, tostapane, forni a microonde e spazzolini elettrici.
- Prediligete gli elettrodomestici “Energy Star”. Potete riconoscere il simbolo sulla scatola al momento dell’acquisto.
- Verificate i consumi con un wattmetro a basso costo, misura gli apparecchi di casa vostra quando sono in standby e potete agire di conseguenza per spegnere quelli che consumano di più. Costo indicativo per un misuratore: poche decine di euro.
A questo punto, vi lasciamo alla puntata di “Report” in cui si parla proprio degli standby degli elettrodomestici!
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