La crescente consapevolezza sull’importanza di preservare la Terra, le sue risorse naturali, i suoi ecosistemi e la sua atmosfera è diventata una rilevante questione sociale che sfida fortemente l’economia nei suoi metodi di produzione e consumo: si parla infatti di “transizione ecologica”.
Secondo il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP), con economia verde si indica quel tipo di economia che apporta un miglioramento allo stato di benessere umano e all’equità sociale, riducendo in modo significativo i rischi ambientali e la scarsità delle risorse. In altre parole, si tratta di una strategia di sviluppo che punta a crescere in termini economici facendo un uso moderato delle risorse offerte dall’ambiente. Creare ricchezza salvaguardando l’ambiente è una sfida importante.
La Green Economy è un’economia fortemente orientata verso la riduzione di inquinamento ed emissioni nocive rilasciate nell’atmosfera, principali responsabili del cambiamento climatico, che rappresentano una minaccia continua per la salute di ognuno di noi. L’Organizzazione Mondiale della Sanità in Europa afferma che su 10 persone circa 9 di queste sono esposte a livelli eccessivi di inquinamento con conseguenze importanti.
L’economia verde ha degli obiettivi molto chiari e oltre alla riduzione delle emissioni di CO2rientra anche la riduzione di scarti e rifiuti provenienti dai processi produttivi, favorendo comportamenti che valorizzano il riciclaggio. Questo modello genera benessere in quanto punta su questo tipo di scopo, includendo anche l’aspetto di prevenzione (per esempio della perdita di biodiversità e degli ecosistemi naturali).
Un altro fine dell’economia verde (che si rivela essere anche un mezzo per raggiungere gli obiettivi) è la volontà di utilizzare prevalentemente energia che viene prodotta da fonti rinnovabili: si parla in questo caso di “Energia Verde”. Quest’ultima, oltre ad avere una buona reputazione in termini di impatto sull’ambiente, permette anche un notevole risparmio energetico in quanto l’utilizzo delle energie rinnovabili comporta spesso un minore consumo (efficientamento energetico).
Che cos’è l’energia verde e come funziona?
Come ci suggerisce il nome “verde” si fa riferimento all’energia più pulita che proviene da fonti energetiche rinnovabili, poco inquinanti rispetto ai combustibili fossili e sostenibili perché non esauribili (dato che si trovano in natura). L’energia verde infatti, viene ricavata da fenomeni naturali quali:
- il sole: è in grado di produrre elettricità sia per il suo calore che per la sua luminosità; ▪ il vento: l’energia proviene dallo sfruttamento cinetico di questo;
- l’acqua: si sfrutta il movimento dell’acqua;
- le biomasse: in questo caso l’elettricità nasce dalla trasformazione, attraverso combustione o metanizzazione, di materiale di origine vegetale o animale (legno, letame, scarti agricoli) ed è il calore che viene sprigionato da questi elementi che dà luogo alla produzione di elettricità verde ma anche biogas.
Che dire del gas?
Mentre il gas naturale è inquinante a causa della CO2 che fuoriesce nell’atmosfera, il gas verde o biogas è un gas naturale rinnovabile, pulito e prodotto da un processo di digestione anaerobica; proviene da rifiuti organici che per fermentazione producono biogas, composto principalmente da metano. Dopo esser stato depurato diventa quello che viene chiamato biometano e può essere utilizzato per produrre calore ma anche elettricità.