Scopriamo il riscaldamento elettrico!
Si sa che il gas ormai sta facendo lievitare le nostre bollette, ma esiste un modo per riscaldare casa che lo evita: il riscaldamento elettrico.
Il riscaldamento elettrico può infatti essere una soluzione green che rispetta l’ambiente.
È possibile installare nella propria casa i cosiddetti “radiatori elettrici”.
A differenza del tradizionale sistema di riscaldamento, il riscaldamento elettrico fa sì che il calore venga ceduto all’ambiente nel momento in cui la corrente passa attraverso una resistenza. In questo modo l’aria viene rilasciata nella stanza in cui sono presenti i radiatori.
Vantaggi
La prima ragione non vi sorprenderà: il riscaldamento elettrico è conveniente quando non si ha la necessità di riscaldare tutti i giorni casa.
Considerati i costi gas ed energia elettrica del periodo corrente (Ottobre/Novembre 2022) il riscaldamento elettrico è particolarmente indicato per le seconde case o se ci si trova a vivere lontani dalla rete di distribuzione del gas.
Tra i vantaggi rientrano anche:
- Costo di installazione inferiore
- Spese di manutenzione ordinarie e straordinarie più contenute
- Nessun costo di manutenzione per la canna fumaria né verifiche dell’efficienza della caldaia
- Minore frequenza di rotture e guasti
Vediamo anche gli svantaggi
Svantaggi
Tra le molteplici variabili nel considerare un riscaldamento elettrico, inevitabilmente alcune spingono a non propendere per esso.
Prima di tutto è fondamentale conoscere le dimensioni della casa. Per appartamenti superiori ai 50mq questa soluzione inizia ad essere particolarmente dispendiosa, anche se abbinata ai pannelli radianti.
Sempre relativamente al periodo corrente, inoltre, bisogna considerare che i costi di gas ed energia sono particolarmente fluttuanti: oggi la corrente elettrica conviene (marginalmente poco) rispetto al gas, ma nessuno sa dire se nel prossimo futuro la situazione rimarrà la stessa.
Inoltre, è necessario considerare il potere di assorbimento totale degli elettrodomestici di casa: il riscaldamento elettrico può arrivare ad assorbire anche 2.5KW per un radiatore solo. Nelle case con contratti da 6KW è un problema relativo, per quelle da 3KW si arriva facilmente al superamento potenza avviando anche solo un altro elettrodomestico.
Riscaldamento elettrico: modelli
In commercio esistono diverse tipologie di riscaldamento elettrico. Precedentemente, i soli modelli in commercio sfruttavano il principio della resistenza elettrica, tutt’altro che efficiente. Oggi esistono sul mercato diverse alternative a risparmio energetico e basso consumo.
Termosifoni elettrici: tipi e vantaggi
Il modello più basilare e “antico” di riscaldamento elettrico. Esistono i termoventilatori ed i radiatori elettrici. I termosifoni elettrici sono adattissimi quegli ambienti che non hanno a disposizione un allacciamento alla caldaia o nelle case in cui non c’è allacciamento al gas. Sono inoltre, generalmente, comodamente trasportabili da una stanza all’altra.
Termoventilatori: dimensioni ridotte e prezzi contenuti, sono ideali per riscaldare ambienti inferiori ai 30 metri quadrati.
Radiatori elettrici: si servono di una resistenza elettrica per scaldare un fluido (acqua oppure olio) contenuto nel dispositivo, esattamente come un radiatore collegato alla caldaia. Rispetto ai termoventilatori costano mediamente di più e riescono a riscaldare stanze più grandi, ma sono meno trasportabili.
Il rendimento del termosifone elettrico dipende dal materiale in cui è composto. In base a questo (ceramica, ghisa, pietra lavica) cambiano prezzo e prestazioni.
Radiatori svedesi, l’alternativa alle comuni stufe elettriche
Oggi i radiatori svedesi sono la forma di riscaldamento elettrico d’elezione per molti italiani. Sono sostanzialmente una tipologia delle classiche stufe elettriche, ma equipaggiata di resistente costruite in ceramica.
Questo tipo di radiatore non possiede ventole e l’elemento riscaldante (la resistenza) è collocata all’interno del corpo del radiatore. Il riscaldamento elettrico svedese funziona alla stregua di un climatizzatore d’aria, ovvero propaga aria calda nell’ambiente grazie alla presenza di un termostato che rileva lo scarto tra la temperatura d’aria in entrata e quella impostata dall’utente.
Il grande vantaggio del radiatore svedese è il non sollevare polvere, non bruciare ossigeno né seccare l’aria circostante all’ambiente. Con poco più di qualche centinaio di euro di spesa, ci si assicura un radiatore efficiente, ecologico, risparmio e dai bassi costi di manutenzione.
Esistono inoltre diverse alternative ai radiatori svedesi e possono essere alimentate, indistintamente, da impianti fotovoltaici o solari termici, pompe di calore o caldaie tradizionali.
Riscaldamento a pavimento elettrico: come funziona e perché sceglierlo
Il riscaldamento a pavimento è una delle soluzioni più interessanti ed efficienti per la propria casa. Può essere dotato sia di un impianto ad acqua che di un impianto elettrico e necessita di un termostato in ogni stanza della casa.
Solitamente meglio di un riscaldamento a battiscopa per diverse ragioni (estetiche, non richiede apparecchi aggiuntivi nella stanza, non solleva polvere, permette di avvicinare i mobili alle pareti) ha il suo principale punto debole nel costo di realizzazione. Per ogni metro quadrato si spendono infatti tra i 60 e i 100 euro, ma la spesa iniziale si ammortizza in tempi rapidi grazie al notevole risparmio che si ottiene sulla bolletta della luce.
Riscaldamento elettrico a parete e battiscopa: meglio solo o accompagnato?
Il riscaldamento a parete, come gli altri visti finora, ha tra i suoi pregi la silenziosità ed il ridotto ingombro.
L’impianto è installabile sotto l’intonaco delle pareti oppure sotto una parete in cartongesso o altro materiale. Ha un costo elevato di installazione, che si recupera nel medio-lungo periodo, ed il principale difetto è che impedisce di avvicinare i mobili alle pareti poiché distribuirebbe male il calore.
Esiste anche una variante del riscaldamento a parete che è quello a battiscopa, installato appunto all’interno di un battiscopa un po’ più spesso del normale, con alimentazione ad acqua o elettrica. Il principale svantaggio di questo modello è la difficoltà di riscaldare le zone centrali delle stanze.
Riscaldamento elettrico ad infrarossi
Il più tecnologico e moderno di quelli visti finora, il riscaldamento elettrico ad infrarossi sfrutta le onde elettromagnetiche per generare energia termica attraverso lo scambio di calore tra i pannelli radianti e le onde a infrarossi che si propagano nell’ambiente da climatizzare. Il grande vantaggio di questo tipo di riscaldamento elettrico è il bassissimo consumo (circa 800W per le lampade più efficienti).
Una volta che i pannelli si scaldano, diffondono nell’ambiente dei raggi infrarossi invisibili, i quali si distribuiscono nella stanza per irraggiamento, riscaldando tutte le superfici con le quali vengono a contatto. Le radiazioni termiche riscaldano anche la pelle, fornendo una piacevole sensazione di tepore, agendo su tutti i corpi solidi mentre non sortiscono alcun effetto diretto sull’aria. Non sollevano quindi polvere e non asciugano l’aria.
Conoscete i vari tipi di riscaldamento elettrico?
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